Evento Sala Consiliare Stilo


Il 14 dicembre si è svolto, presso la Sala Consiliare di Stilo, un evento organizzato dall’Associazione Nazionale Giuseppe Kirner ETS dal titolo “ Triste verità, sono troppi i giovani che  abbandonano la scuola. Perché?”.

Focus dell’incontro: l’urgenza di combattere l’insuccesso scolastico e di investire sulla formazione di quei giovani che sono usciti prematuramente dal percorso scolastico.

 L’evento, che ha registrato grande successo, si è tenuto sotto il patrocinio della Città Metropolitana Reggio Calabria, della Regione Calabria, del Comune di Stilo, della Fondazione Bambino ONLUS.

L’ invito, rivolto ai rappresentanti delle istituzioni locali e della Regione Lazio, ai dirigenti scolastici, ai docenti, ai ragazzi usciti dal percorso scolastico, all’Associazione Agape, all’Associazione Save the Children, ai rappresentanti ecclesiastici, è stato accolto da tutti, con ampia partecipazione anche della popolazione.

Nella premessa della sua apprezzata relazione la Presidente, Prof.ssa  Daniela Magotti, ha illustrato le finalità dell’Associazione Nazionale Giuseppe Kirner ETS, promotrice dell’evento, che assicura a tutto il personale scolastico di ogni ordine e grado e alle loro famiglie in stato di bisogno un aiuto morale e materiale integrativo dell’assistenza dovuta da altri enti e sostiene la formazione dei ragazzi. A favore degli studenti lo Statuto dell’Associazione prevede forme di assistenza che vanno dall’erogazione di borse di studio ad attività di formazione specifica.

Il ruolo dei docenti

La Presidente dell’Associazione si è soffermata sulla condizione dei docenti in Italia, operando un confronto con i colleghi europei.

Ha posto l’accento sulla centralità del ruolo educativo delle istituzioni scolastiche italiane e la funzione educativo- formativa dei docenti di fronte ai mutati bisogni dei giovani.

Oggi la scuola viene chiamata a creare cittadinanze multiple, pur nella valorizzazione della cittadinanza nazionale quale collante di quella europea e di quella globale.

Deve   rispondere alla domanda di formazione posta dalla società cognitiva con i suoi   processi di espansione delle informazioni e formare individui che  siano in grado di interpretare e interagire con una società fortemente tecnicizzata.

La dispersione scolastica

L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto     sulla dispersione scolastica, intesa come il mancato, incompleto o irregolare percorso scolastico da parte di giovani in età scolare e, quindi, l’uscita precoce dal sistema formativo, l’assenteismo, la ripetenza, l’accumulo di lacune e ritardi nell’acquisizione di competenze, fattori che possono compromettere le prospettive di crescita personale, culturale e professionale. 

Parliamo di un fenomeno complesso e multidimensionale che non trova le proprie radici in un’unica causa.

Nel territorio dello Stilaro sono molti i giovani che non solo hanno abbandonato gli studi, ma sembrano anche essere privi di quelle competenze che consentirebbero loro di tenersi al passo con i tempi, di fronteggiare le trasformazioni sociali, economiche, tecnologiche che si succedono a ritmo incalzante e stravolgono gli scenari nel giro di pochi anni. 

“ Si tratta di  individuarne le cause – ha asserito la Prof.ssa Magotti- cause  che  afferiscono a difficoltà economiche, a scarsi stimoli culturali familiari, alla geografia del territorio e alla conseguente lontananza con le strutture educative di istruzione e di formazione.

E ha aggiunto: “Da parte nostra non possiamo non rilevare che bisogna essere ciechi e sordi per non rendersi conto del disagio che induce un giovane studente ad abbandonare il proprio percorso scolastico prima del tempo.

Ignorare il fenomeno vuol dire non riconoscere che la dispersione scolastica genera conseguenze negative sulla formazione e sulle capacità sociali, cognitive, emotive del singolo individuo, e si riflettono sulla società di cui fa parte.”

Per consentire ai giovani il diritto alla formazione e migliori opportunità di crescita e per promuovere l’equità,  occorre incoraggiare l’acquisizione di competenze trasversali e, nel contempo, favorire occasioni formative mediante la realizzazione di laboratori di recupero scolastico, laboratori artigianali anche legati ai mestieri antichi, promuovendo spazi di aggregazione e di partecipazione attiva alla vita pubblica.

“La creazione di laboratori nel territorio dello Stilaro-  ha proseguito la Presidente – rappresenta un’opportunità sulla quale bisogna investire, mobilitando tutte le risorse disponibili al fine di creare reali prospettive di lavoro e una forma di sapere che genera sapere.

 Ciò significa, ovviamente, investire sul contrasto alla povertà educativa e sulle opportunità formative. Ma anche sulla voglia di partecipazione e di protagonismo dei giovani nella comunità in cui vivono.

 In conclusione

La lotta alla dispersione scolastica è di fondamentale importanza per costruire una società più equa e coesa, così come lo è  la formazione ex post al fine di fornire ai giovani una prospettiva concreta di lavoro, diritto sancito dall’art.3 del dettato costituzionale.

Quando un ragazzo fallisce, fallisce la famiglia, fallisce la scuola, fallisce lo Stato.

“Fare dell’educazione e della formazione reali strumenti di cittadinanza attiva- ha concluso la Presidente-  è obiettivo primario dell’Associazione Nazionale Kirner. 

Nella consapevolezza che se i giovani sono membri attivi della comunità, è l’intera società a trarne beneficio”.